venerdì 14 agosto 2020

Il Sospetto - Friedrich Durrenmatt

 Ecco la nostra recensione per:

Il Sospetto - Friedrich Durrenmatt ( 1953)

Romanzo Poliziesco-Noir 


Con poco più di 120 pagine Durrenmatt ci fa appassionare ai suoi personaggi ed entrare nel

mezzo di una storia a dir poco inquietante.

ll protagonista è il Commissario di Polizia Barlach, operante a Berna, ormai prossimo alla

pensione e gravemente malato, al quale i medici hanno dato poco tempo da vivere.

Basterà una foto per alimentare un sospetto e far sì che Barlach si metta sulle tracce di un

medico, che operava nel campo di concentramento di Stuffoff vicino Danzica, senza

anestesia, per sperimentare tutto il proprio sadismo.

Il fatto che un uomo, sotto falso nome, abbia potuto svolgere in un campo di sterminio la sua

sanguinaria attività, è terribile...ma che finita la guerra egli possa addirittura dirigere una

clinica nell'opulenta e civile Svizzera, è un segno che ormai siamo proprio sull'orlo del

baratro.

Alla fine il dialogo tra il Commissario e il Medico rappresenta lo scontro tra il Bene e il Male;

gli spunti di riflessione sono notevoli: l'Uomo, la Vita, la Giustizia.... e Durrenmatt usando il

modulo narrativo del giallo intriso di noir, conclude che una giustizia perfetta è impossibile

e che alla bisogna un pizzico di surreale può essere d'aiuto.

Il libro esce nel 1953, gli echi della Guerra ancora si fanno sentire...anche se l'Uomo

dimentica, forse per sua natura...ma i fantasmi rimangono e non a caso D. parte da una

tragedia ancora tutta da ricucire per l'Europa e l'intero mondo: quella dei campi di

concentramento, quando ancora la caccia ai criminali nazisti doveva cominciare e ciò dimostra

quanto la questione fosse cara a D. molto prima dei vari Wiesenthal.

Ben scritto, comprensibile a tutti, lo stile è privo di orpelli stilistici inutili e farriginosi;

la trama è essenziale,come piace a noi e non si dilunga su cose inutili.

Il libro è interessante e merita davvero di essere letto.

Ne uscirebbe fuori un bel film....anche se a suo tempo, trattasi del 1972, Daniele D'Anza lo

propose in due puntate trasmesse dalla Rai con ovviamente il bravissimo Adolfo Celi nel

ruolo del sadico Dottor Emmenberger!


Cecilia Ciaschi 



                                                      






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