Ecco la nostra recensione per:
Una Pistola in vendita
Romanzo Poliziesco di Graham Greene del 1936
Siamo tra le due guerre e il Signorino Raven viene assoldato per
eliminare un importante
uomo politico e di conseguenza far scoppiare il conflitto in
Europa...visto anche il clima
politico incerto, cupo e foriero di tregende.
Alla fine però deve scappare da tutti: da Scotland Yard, dai mandanti
stessi dell'omicidio
che ha compiuto, che tra l'altro l'hanno ricompensato con soldi
falsi....
Il racconto è scritto con fluidità e ritmo fino a metà, poi si perde e
diventa un po' a mattone...
peccato perchè l'intrigo poliziesco era venuto proprio bene; ma in
generale il libro è
interessante e merita di essere letto.
I personaggi sono ben tratteggiati e curati con degli ottimi profili
psicologici: sembra quasi
di riuscire a vederli: dal perfido ed untuoso Signor Davis, all'aspirante ed ingenua ballerina-
attrice Anne innamorata di Raven (????)
Si fa con molto piacere il "tifo" per Raven, che ha avuto
contro anche la natura, che l'ha
marchiato con il labbro leporino.....un passato da dimenticare, ragazze
che lo tradiscono
ed ogni sorta di sventura: egli non si può fidare di nessuno all'infuori
che di se stesso.
La pietà cristiana di Greene trasforma il tutto in una parabola morale e
la morte di Raven
assurge ad una verità più profonda, non solo quella della giustizia, ma
ce la presenta come
una redenzione, una rigenerazione attraverso appunto
l'esperienza di crimine e castigo.