lunedì 18 maggio 2020

Una pistola in vendita di Graham Greene ( 1936) - Recensione

Ecco la nostra recensione per:
Una Pistola in vendita
Romanzo Poliziesco di Graham Greene del 1936 

Siamo tra le due guerre e il Signorino Raven viene assoldato per eliminare un importante
uomo politico e di conseguenza far scoppiare il conflitto in Europa...visto anche il clima
politico incerto, cupo e foriero di tregende.
Alla fine però deve scappare da tutti: da Scotland Yard, dai mandanti stessi dell'omicidio
che ha compiuto, che tra l'altro l'hanno ricompensato con soldi falsi....
Il racconto è scritto con fluidità e ritmo fino a metà, poi si perde e diventa un po' a mattone...
peccato perchè l'intrigo poliziesco era venuto proprio bene; ma in generale il libro è
interessante e merita di essere letto.
I personaggi sono ben tratteggiati e curati con degli ottimi profili psicologici: sembra quasi
di riuscire a vederli: dal perfido ed untuoso Signor Davis, all'aspirante ed ingenua ballerina-
attrice Anne innamorata di Raven (????) 
Si fa con molto piacere il "tifo" per Raven, che ha avuto contro anche la natura, che l'ha
marchiato con il labbro leporino.....un passato da dimenticare, ragazze che lo tradiscono
ed ogni sorta di sventura: egli non si può fidare di nessuno all'infuori che di se stesso.
La pietà cristiana di Greene trasforma il tutto in una parabola morale e la morte di Raven
assurge ad una verità più profonda, non solo quella della giustizia, ma ce la presenta come
una redenzione, una rigenerazione attraverso appunto l'esperienza di crimine e castigo.