L'Allenatore - John Grisham
Un bellissimo spaccato dello stile di vita americano: il tutto si svolge
a Messina, una
cittadina come tante nel cuore degli States.
Dopo 15 anni il protagonista narrante Neely Crenshaw vi ritorna, perchè
colui che fu
il suo allenatore di Football Eddie Rake, è in fin di vita;
non solo suo "coach" ma di diverse generazioni di liceali.
Il libro si legge tutto d'un fiato, lo stile di Grisham è come di
consueto, comprensibile
a tutti, lineare, diretto, moderno, scevro di qualsiasi ampollosità
letteraria;
difficilmente Grisham si dilunga con elucubrazioni stravaganti, tanto
per riempire le
pagine.....ed è quello che tanto ci piace di Lui.
In 4 giorni si dipana la storia che gira attorno ai ricordi, non solo
del protagonista, ma
di tutti i ragazzi che per quasi 50 anni sono stati allenati e forgiati
da Rake.
Storie di ragazzi, liceo, football,amori: chi ha avuto
"successo" e chi invece è
caduto, chi ha fatto fortuna e chi ha varcato le soglie del carcere.
Una lettura fluida e piacevole, un po' più difficile da capire nel
capitolo del mercoledì,
dove viene ricordata e descritta una partita, ovviamente se non si
conosce il Football...
...ma questo ci ha incuriosito ancor di più e ci ha fatto venire voglia
di guardare
un po' di partite!!!!
E' una delle capacità di Grisham: far incuriosire ed interessare le
persone agli argomenti
più disparati: mondo legale, politico, avventuroso poliziesco o più propriamente
ironico e divertente.
E il nostro Neely che doveva diventare una stella del football, perde
tutte le sue speranze
e certezze a causa del classico incidente rovina ginocchio....e va via
da Casa e da tutto.
Attraverso il suo ritorno e soprattutto durante il funerale di Rake,
Neely libererà se
stesso da tutta l'oppressione e dai sensi di colpa accumulati, ritroverà
finalmente
il proprio cuore........da quì la morale del racconto:
l'accettazione di quel che può
capitare in questa vita, accettare i propri limiti,
le proprie sconfitte, le proprie paure....imparare a perdonare non solo
gli altri, ma
soprattutto se stessi: se è andata così farsene una ragione ed andare
avanti con altre
mete ed obbiettivi, con la consapevolezza di esser progrediti, di esser
diventati adulti
ed aver compreso le semplici ma sempiterne verità dello stare al mondo,
porre una
speranza nuova nell'amore e nelle amicizie...non a caso nel finale
traspare il desiderio
di Neely di ritornare stabilmente a Messina, dove è nato e cresciuto e
dove ha ancora
tutti i suoi affetti; ricominciare da dove siamo stati bene, rivalutando
e guardando sotto
una diversa luce.....ed è quello che tutti dovremmo fare.
Ne verrebbe fuori un bellissimo film!
Recensione di Cecilia Ciaschi