La Parola "Grazie"
Una delle parole più ardue e difficili da pronunciare, che non esce di
buon grado dalla
bocca, anche se è composta da poche lettere, è la parola
"grazie";
forse perchè fa fatica a prendere forma nel cuore e nell'anima....
Rara e sporadica nelle nostre relazioni, è del tutto assente sulle
labbra dei bambini e
degli adolescenti.
La parola "grazie" evidentemente, è stata fuori moda in ogni
tempo.....perfino Gesù
si lamenta perchè su dieci lebbrosi guariti, solo uno va a ringraziarlo;
se ne deduce che l'essere umano in quanto tale è ingrato per natura!
Ma come mai, la gratitudine è così rara? Si potrebbero individuare
almeno due ragioni.
Più una società è fondata su cose e beni materiali, tanto meno si sente
la parola "grazie":
quando il nostro sforzo è concentrato esclusivamente sull'accumulo di
cose e "roba"
(nemmeno Verga che tutti hanno studiato come minimo alle medie, è
riuscito ad
insegnare qualcosa) e sulla ricerca dei benefici, tutto diventa dovuto.
Di contrario quando si coltivano le relazioni con le persone, si scopre
più facilmente
che tutto quanto è donato, e quindi si avverte la necessità di dire
"grazie".
L'altro motivo sta nella convinzione di avere dei diritti che derivano
dal proprio status....
gente abituata ad avere tutto senza alcuno sforzo, che non ha idea di
cosa voglia dire
lottare ogni giorno per ottenere qualcosa.
Spesso la gratitudine arriva da chi non si aspetta il beneficio e ne
rimane stupefatto,
perchè mai avrebbe le carte in regola per riceverlo;
chi invece si sente in diritto di ottenerlo, lo vive non come dono , ma
come atto dovuto.
Se si cade nella logica del "dovuto" dimenticando la logica
del "donato" si potrà sperare
solo nell'amore, che col tempo, si porrà come baluardo per vincere
l'abitudine
alla ingratitudine.
di Cecilia Ciaschi
Nessun commento:
Posta un commento