giovedì 24 ottobre 2019

La parola "grazie" - Riflessione




La Parola "Grazie"

Una delle parole più ardue e difficili da pronunciare, che non esce di buon grado dalla
bocca, anche se è composta da poche lettere, è la parola "grazie";
forse perchè fa fatica a prendere forma nel cuore e nell'anima....
Rara e sporadica nelle nostre relazioni, è del tutto assente sulle labbra dei bambini e
degli adolescenti.
La parola "grazie" evidentemente, è stata fuori moda in ogni tempo.....perfino Gesù
si lamenta perchè su dieci lebbrosi guariti, solo uno va a ringraziarlo;
se ne deduce che l'essere umano in quanto tale è ingrato per natura!
Ma come mai, la gratitudine è così rara? Si potrebbero individuare almeno due ragioni.
Più una società è fondata su cose e beni materiali, tanto meno si sente la parola "grazie":
quando il nostro sforzo è concentrato esclusivamente sull'accumulo di cose e "roba"
(nemmeno Verga che tutti hanno studiato come minimo alle medie, è riuscito ad
insegnare qualcosa) e sulla ricerca dei benefici, tutto diventa dovuto.
Di contrario quando si coltivano le relazioni con le persone, si scopre più facilmente
che tutto quanto è donato, e quindi si avverte la necessità di dire "grazie".
L'altro motivo sta nella convinzione di avere dei diritti che derivano dal proprio status....
gente abituata ad avere tutto senza alcuno sforzo, che non ha idea di cosa voglia dire
lottare ogni giorno per ottenere qualcosa.
Spesso la gratitudine arriva da chi non si aspetta il beneficio e ne rimane stupefatto,
perchè mai avrebbe le carte in regola per riceverlo;
chi invece si sente in diritto di ottenerlo, lo vive non come dono , ma come atto dovuto.
Se si cade nella logica del "dovuto" dimenticando la logica del "donato" si potrà sperare
solo nell'amore, che col tempo, si porrà come baluardo per vincere l'abitudine
alla ingratitudine.

di Cecilia Ciaschi



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