giovedì 6 marzo 2025

Sandrino e il canto celestiale di Robert Plant (Andrea De Marchi) - Recensione di Cecilia Pippi Ciaschi

 

Uno dei libri più inutili che sia mai stato scritto!

Il capriccio editoriale di un radical-chic sinistrese pieno di soldi….giusto per dire: ho scritto un “libro”,

quindi sono anche scrittore!

 

Il tentativo di usare un linguaggio quotidiano-familiare, parecchio inventato da lui e secondo lui

“più accessibile”, scade del tutto, poiché infarcito da una terminologia in uso a certi strafattoni e

fricchettoni da centro sociale, riminiscenze hippies e sessantottine, e laddove vorrebbe risultare

curioso e perfino ironico, fa ancora più prendere le distanze da certa “cultura” e certo modo di vivere..

…”la profonda esigenza di libertà” anche nello scrivere, ma per favore!!!!!

 

Le ambizioni di un giovane, che come certe “signorine” che erano in classe con me, volevano fare la

rivoluzione viaggiando (con i soldi di papà), leggendo Frigidaire e Siddharta e poi sono finite a

pubblicare su FB foto dei nipotini, con sfondo di villetta in campagna e barbecue, anche se

rigorosamente vegetariane, giusto per attenersi alla  attuale moda fondamentalista culinaria.

 

Da marcare inoltre un tratto tipico di certi “intellettuali”: l’esaltazione di sé perché fan parte

di una compagnia teatrale ( e magari si sentono anche già attori a tempo pieno) o la passione

per certa musica che ritengono più “colta” di altra….tratti che fanno fermamente credere a lui

e a tutti i personaggi di contorno, di essere una spanna avanti al resto della gente “comune”, a chi

fa l’operaio o il saldatore….






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