domenica 3 novembre 2019

L'Allenatore - John Grisham......Recensione




L'Allenatore - John Grisham

Un bellissimo spaccato dello stile di vita americano: il tutto si svolge a Messina, una
cittadina come tante nel cuore degli States.
Dopo 15 anni il protagonista narrante Neely Crenshaw vi ritorna, perchè colui che fu
il suo allenatore di Football Eddie Rake, è in fin di vita;
non solo suo "coach" ma di diverse generazioni di liceali.
Il libro si legge tutto d'un fiato, lo stile di Grisham è come di consueto, comprensibile
a tutti, lineare, diretto, moderno, scevro di qualsiasi ampollosità letteraria;
difficilmente Grisham si dilunga con elucubrazioni stravaganti, tanto per riempire le
pagine.....ed è quello che tanto ci piace di Lui.
In 4 giorni si dipana la storia che gira attorno ai ricordi, non solo del protagonista, ma
di tutti i ragazzi che per quasi 50 anni sono stati allenati e forgiati da Rake.
Storie di ragazzi, liceo, football,amori: chi ha avuto "successo" e chi invece è
caduto, chi ha fatto fortuna e chi ha varcato le soglie del carcere.
Una lettura fluida e piacevole, un po' più difficile da capire nel capitolo del mercoledì,
dove viene ricordata e descritta una partita, ovviamente se non si conosce il Football...
...ma questo ci ha incuriosito ancor di più e ci ha fatto venire voglia di guardare
un po' di partite!!!!
E' una delle capacità di Grisham: far incuriosire ed interessare le persone agli argomenti
più disparati: mondo legale, politico, avventuroso poliziesco o più propriamente
ironico e divertente.
E il nostro Neely che doveva diventare una stella del football, perde tutte le sue speranze
e certezze a causa del classico incidente rovina ginocchio....e va via da Casa e da tutto.
Attraverso il suo ritorno e soprattutto durante il funerale di Rake, Neely libererà se
stesso da tutta l'oppressione e dai sensi di colpa accumulati, ritroverà finalmente
il proprio cuore........da quì la morale del racconto:
 l'accettazione di quel che può capitare in questa vita, accettare i propri limiti,
le proprie sconfitte, le proprie paure....imparare a perdonare non solo gli altri, ma
soprattutto se stessi: se è andata così farsene una ragione ed andare avanti con altre
mete ed obbiettivi, con la consapevolezza di esser progrediti, di esser diventati adulti
ed aver compreso le semplici ma sempiterne verità dello stare al mondo, porre una
speranza nuova nell'amore e nelle amicizie...non a caso nel finale traspare il desiderio
di Neely di ritornare stabilmente a Messina, dove è nato e cresciuto e dove ha ancora
tutti i suoi affetti; ricominciare da dove siamo stati bene, rivalutando e guardando sotto
una diversa luce.....ed è quello che tutti dovremmo fare.

Ne verrebbe fuori un bellissimo film!


Recensione di Cecilia Ciaschi





giovedì 24 ottobre 2019

La parola "grazie" - Riflessione




La Parola "Grazie"

Una delle parole più ardue e difficili da pronunciare, che non esce di buon grado dalla
bocca, anche se è composta da poche lettere, è la parola "grazie";
forse perchè fa fatica a prendere forma nel cuore e nell'anima....
Rara e sporadica nelle nostre relazioni, è del tutto assente sulle labbra dei bambini e
degli adolescenti.
La parola "grazie" evidentemente, è stata fuori moda in ogni tempo.....perfino Gesù
si lamenta perchè su dieci lebbrosi guariti, solo uno va a ringraziarlo;
se ne deduce che l'essere umano in quanto tale è ingrato per natura!
Ma come mai, la gratitudine è così rara? Si potrebbero individuare almeno due ragioni.
Più una società è fondata su cose e beni materiali, tanto meno si sente la parola "grazie":
quando il nostro sforzo è concentrato esclusivamente sull'accumulo di cose e "roba"
(nemmeno Verga che tutti hanno studiato come minimo alle medie, è riuscito ad
insegnare qualcosa) e sulla ricerca dei benefici, tutto diventa dovuto.
Di contrario quando si coltivano le relazioni con le persone, si scopre più facilmente
che tutto quanto è donato, e quindi si avverte la necessità di dire "grazie".
L'altro motivo sta nella convinzione di avere dei diritti che derivano dal proprio status....
gente abituata ad avere tutto senza alcuno sforzo, che non ha idea di cosa voglia dire
lottare ogni giorno per ottenere qualcosa.
Spesso la gratitudine arriva da chi non si aspetta il beneficio e ne rimane stupefatto,
perchè mai avrebbe le carte in regola per riceverlo;
chi invece si sente in diritto di ottenerlo, lo vive non come dono , ma come atto dovuto.
Se si cade nella logica del "dovuto" dimenticando la logica del "donato" si potrà sperare
solo nell'amore, che col tempo, si porrà come baluardo per vincere l'abitudine
alla ingratitudine.

di Cecilia Ciaschi



lunedì 21 ottobre 2019

Fuga Senza Fine - Joseph Roth ----- Recensione

Questa è la nostra recensione per:
Fuga Senza Fine di Joseph Roth


L'ufficiale dell'esercito asburgico Franz Tunda, che poi altri non è che l'autore stesso,
in una fuga senza un chiaro perchè, dalla Siberia a Parigi.
Egli diventa un nomade,spogliato e privo di tutto: soldi, rango, titolo, professione;
spettatore della disgregazione di un mondo antico e l'ascesa di nuovi poteri che
daranno poi il via ai totalitarismi che porteranno alla catastrofe della Seconda
Guerra Mondiale.
La lettura ci è risultata pesante e "ferma", non c'è quel ritmo incalzante per cui
il lettore va avanti spedito fino alla fine per vedere il finale;
gli avvenimenti sono portati avanti in un incedere statico, per nulla coinvolgente;
il linguaggio e i termini adoperati (almeno nella traduzione) sono capibili, ma lo
stile e la costruzione delle frasi non sono del tutto comprensibili e risentono
parecchio di certe ampollosità ottocentesche, tanto è che ci siamo dovuti fermare
più volte....
non accade nulla di veramente sconvolgente, un episodio o più episodi per poter dare
un senso e una svolta decisiva al tutto: si rimane in un limbo, in perenne attesa di
qualcosa.
Appaiono come funghi variopinte figure femminili, che non si capisce bene ne' il ruolo
 e ne' cosa possono rappresentare nel concreto per il protagonista...
Tuttavia una cosa che ci è piaciuta è la descrizione che fa in vari frangenti di certa
aristocrazia e di certi radical-chic viziati già esistenti (!!!)....elementi che possiamo
riscontrare nella realtà odierna in abbondanza.
"...gli uomini viziati, che stanno bene e sono così immuni dal contagio della povertà
che presso di loro fioriscono le virtù prodigiose: la comprensione per la povertà,
la misericordia, la bontà d'animo e persino la mancanza di pregiudizi" (Pag. 129).
E la descrizione della città di Berlino, attraverso la quale si capisce bene il futuro che
poi ha avuto questa città e di come sia andata di moda specialmente negli ultimi
anni:
"Questa città ha avuto il coraggio di essere costruita in uno stile orribile, e questo le
da il coraggio per altri orrori" ......(Pag. 108 e seguenti).

Il protagonista rimane “in fuga”, appunto….alla ricerca di un evanescente se stesso.

Recensione di Cecilia Ciaschi




martedì 8 ottobre 2019

Le Ceneri Di Angela - Recensione


Questa è la nostra recensione per il libro:
Le Ceneri Di Angela di Frank McCourt


Con un linguaggio semplice, essenziale e privo di orpelli stilistici, Frank McCourt
con i suoi occhi da bambino ci trasporta nell'Irlanda tra le due Guerre e attraverso
la narrazione delle vicende sue e della sua numerosa famiglia, ci fa capire a fondo
la condizione irlandese di quegli anni.
Frank ci dona il racconto della sua vita, facendoci toccare con mano l'estrema miseria,
il freddo e la fame ( quasi ce li sentiamo addosso), il tutto aggravato dalle convinzioni
cattoliche, che invece di dare sostegno e conforto mettono ancora più fuori gioco
le persone e le abbrutiscono;
un'ignoranza medioevale, l'alcolismo onnipresente come fuga dalla realtà, che
affossa ogni sprazzo e movimento di riscossa;
il degrado dei luoghi, l'odio viscerale per gli inglesi e per gli irlandesi del Nord:
un documento che insegna più di un libro di storia e ci fa comprendere nel profondo
quel che doveva essere e il perchè di come poi le due Irlande non hanno avuto mai
pace: la lotta agli inglesi, l'Ira e tutto il resto.
C'è chi lo giudica troppo "crudo", ma d'altronde se si vuole fare sapere la Verità,
questo doveva fare McCourt.
C'è chi si lamenta della condizione italiana nei soliti anni con l'avvento del Regime,
ma non sembra che altrove le condizioni dell'essere umano fossero migliori....
....anzi....
Un libro, una storia, che hanno solo da insegnare, specialmente al giorno d'oggi,
dove il troppo benessere, di contrario, impigrisce ed infiacchisce il corpo e la mente.
Sicuramente non è noioso... e Lui con l'ironia e la curiosità di fanciullo tratteggia
gli episodi durissimi facendoci perfino sorridere e la voglia di riscatto, di riuscire
e del sogno americano fa comprendere quante risorse nascoste ed inaspettate
abbia l'essere umano per poter risalire la china e superare anche le peggiori
disgrazie....sperare e credere in una felicità che prima o poi arriverà.
Consigliatissimo a certe radical-chic di buona famiglia, che si apprestano ad andare
in Irlanda perchè va di moda: l'Irlanda non è una terra magica di gnomi e folletti...
.....è stata anche questo!


Un padre sempre ubriaco,
una madre sfinita dal fare figli,
Limerick, dove la famiglia ritorna dalle Americhe riuscendo solamente ad avere un misero
sussidio che viene sperperato interamente dal padre al pub....
Dopo un'infanzia di tregende, aiutando una strozzina a redigere lettere ai debitori,
Frank riesce a racimolare i soldi per tornare in America da dove erano partiti,
per affermarsi e riscattarsi.

Recensione di Cecilia Ciaschi 

                                                    
                                               
                                             
                                         

domenica 1 settembre 2019

Procurarsi il cibo con le proprie mani


Oggi è il Primo di Settembre e noi ri-cominciamo dalla terra, con la speranza,
nel nostro piccolo, che si possa cambiare il mondo partendo da
essa e dall'agricoltura.

Si inizia con i fiori.......



                                 



















 Un popolo che non sa più come procurarsi il cibo, che ha delegato la
 propria sopravvivenza a sistemi di rifornimento esterno è vulnerabile
 e schiavizzabile.....dipendere dalla grande distribuzione per mangiare
 ed aver dimenticato la prima cosa che abbiamo imparato quando siamo 
 apparsi sul pianeta
 è veramente un grosso pericolo.

 Se rispettiamo la Natura, essa ci può dare soddisfazione e piacere!

 Arriviamo alla verdura.....procurarsi il cibo con le proprie mani, non ha prezzo!
 Questo noi cerchiamo di fare nel nostro orto-giardino.



                                                                                                                                                                            

                                                                                        








































Rispettare la Natura e ritornare alla Terra.....
è la Risposta!!!!!                             

Buon inizio di Settembre da
Cecilia Ciaschi
Rosetta Civale


domenica 25 agosto 2019

Fiumi di Parole


O quanto ragiona la gente!
O quanto gli hanno da scrivere!
Figuriamoci, io sono per l' essenziale: discorso breve e funzionale!
Mi ricordo anche a scuola...mmmhhh quei temi....1,2,3 fogli a protocollo
Mamma mia....'un fo nomi, vero.....le Quaracchine....un monte di fogli, papiri
su papiri di roba; mi immagino quelle professoresse a correggere quegli
sproloqui....o icchè l'avean da scrivere?????Mah....
Io quando vedo che l'affare l'è troppo lungo, cambio subito articolo...
L'è come que' "Promessi Sposi"...2 anni pe' leggilo....un finiva mai....oi oi
l'antesignano delle Telenovelas; l'era proprio come la novella dello stento,
che la dura tanto tempo e la 'un finisce mai!
E così anche le canzoni: quelle ballatone che le 'un finiscano mai....tipo quelle
che fa lo Steven Tayler...mah...o come fa a ricordassele tutte, per me dimolto le
inventa lì per lì....
Comunque il tema più bello che abbia mai letto lo fece Davide, il figliolo di' mi'
primo principale; gli avevano dato la seguente traccia: "Descrivi l'utilità di'lavoro
de'tu' genitori"......o vai pensai io, ci si schianta l'otto anche stasera quì dentro...
e invece 'un feci in tempo a girammi, che disse: l'ho belle e fatto!
Tu l'ha belle fatto?????Occome????
O leggilo! E lui: "l'utlità di' lavoro de mi genitori l'è quella di 'un fa cascare i calzoni
alla gente. Punto......Facevan cinture.....sicchè....
Assolutamente Geniale....rimasi a bocca aperta, senza parole.


Cecilia Ciaschi 








E per ribadire:





Buon divertimento e Pace&Bene a Voi!!!!








martedì 13 agosto 2019

Ma l'Alta Fedeltà è solo per gli Uomini?




Stamattina parlando con il Conte, ci è ritornata in mente la consueta ed annosa questione:


                      Ma l'Alta Fedeltà è solo per gli uomini????

Una cosa ci domandiamo da tanto tempo...ma come mai quando andiamo alle prove degli
impianti stereo, tipo da Dolfi, gli uditori presenti sono sempre e solo uomini?
E le donne?
Eppure anche le donne ascoltano musica....o per lo meno si presume...
Come mai l'audiofilo è sempre uomo?
Eppure anche le donne hanno le orecchie....l'impianto uditivo è quello ed è uguale per
entrambi...ciò nonostante non si capisce per quale motivo si assiste al totale
disinteressamento del popolo femminile, all'ascolto per una eventuale scelta di questo o
di quell'altro impianto Hi-Fi......o solo per avere un'idea di come suoni un altro impianto
di un'altra marca.
Già quando avevo 12 anni mi accorsi di questo: tant'è che lo "stereo" l'avevamo solo io e
Marcello Lomonte; eppure a certa gente tipo la SR non mancavano certo i soldi per
comprare un impianto mega-galattico....magari anche più di uno....ma evidentemente già
a quell'età le femmine avevano ben altri pensieri e l'acquisto e il conseguente possesso
di un Hi-Fi non rientrava e non rientra tuttora nei loro piani, altrimenti non si spiega.
Eppure i negozi sono aperti a tutti, mica c'è scritto "Vietato l'ingresso alle donne"....
Sono quelle domande elementari a cui nessuno sa dare una risposta  e mi sembra anche
che la faccenda interessi molto poco, visto che da sempre nessuno si pone il quesito...
eppure alle Case costruttrici di Impianti Hi-Fi dovrebbe interessare avere una più ampia
fetta di mercato.....
Bisognerebbe interpellare qualche sociologo.....anche il Giacobbo ci potrebbe fornire
una risposta.
Parlando con questi audiofili o anche leggendo i loro pensieri sui vari forum, vengono
fuori sempre i soliti problemi:
"...eh si, belle codeste casse, mi piacerebbe comprarle.....moglie permettendo"
"..devo comprare un impianto più piccolo, perchè mia moglie mi stressa che prende
troppo posto in salotto..."
"....si bello, ma tu vedrai non ne fo di nulla, sennò chi la sente la mogliera..."
L'è tutta una musica così: la moglie non vuole, prende troppo posto, da noia all'estetica...
Secondo me...viene considerato come "l'ennesimo balocco" ....la consueta orribile frase
femminile: "l'uomo non cresce, ha sempre bisogno di un qualche balocco...."
Oppure trattasi di una forma di gelosia, con la paura che l'uomo sottragga del tempo
prezioso per stare con loro, anche se la musica la sente poi con se stesso.......mah chissà!

Si attendono pareri e risposte in merito!!!!





venerdì 9 agosto 2019

Il "Per Caso"....come no!

                                                         



Il "Per Caso"......come no😂

Nulla succede per caso....nemmeno il tram passa per caso, perché se non vai a guardarti perbenino gli orari....hai voglia ad aspettare!
E.....
Quelle che incontrano i registi per caso...
Quelle che fanno i film per caso....
Quelle che diventano Miss Italia per caso...
Quelle che incontrano i manager e i direttori artistici per caso. ...
Quelle che "sfilano" al volo per caso. ...
Quelle che si danno alla cucina per caso.....e magari sono anche anoressiche. ...
Per Caso. .....come no!
Comunque stamani, per curiosità, mi son messa fuori per vedere se "per caso" passava Nicolas Cage....tante le volte. .....ma ancora non si è visto😂😂😂..........


Cecilia Ciaschi
( Pensieri Sintetici.....ma essenziali)




                                                         


sabato 3 agosto 2019

Take it Easy.....con l'orto!!!!

 
Abituarsi ai tempi e ai ritmi delle piante, adattarsi ai vari cicli della natura, ci rimette in
sintonia con essa e con la nostra intimità, ci da una mano per riorganizzare e riprogrammare
il nostro tempo e ci fa riconquistare la nostra interiorità;
possiamo comprendere il rapporto che ci lega alla natura e quanto da essa dipendiamo.
Aspettare un raccolto si oppone al nostro vivere sempre di corsa, ci rimette in carreggiata ed
in pace con noi stessi;
apprezzare ciò che l'orto ci da, insegna a non dissipare e a dar valore a quel
che ci circonda;
curare la terra ci fa capire che noi siamo ospiti e non padroni su questa terra......
le leggi della natura seguono il loro corso e per quanto ci diamo da fare per contrastarle,
alla fine riusciremo ad avere del bene, soddisfazione e piacere solo se saremo in grado di
vivere in sintonia con tali leggi e non con azioni di predominio.
Questo è quello che cerchiamo di fare a Casa Ciaschi con il nostro orto sinergico….
Orto come antidepressivo e
calmante degli stati d'animo più irrequieti....e come terapia concreta al posto del Valium
e sostanze varie di moda negli ultimi tempi…..

Alcune immagini del nostro orto sinergico....pomodori che crescono insieme alle dalie,
dalie con ramerino, campanelle con salvia, uva con  zucche trombette......

Pace&Bene a tutti!
Cecilia Ciaschi
Rosetta Civale











mercoledì 17 luglio 2019

Usa&Non Getta!!!!!







   

Usa&Non Getta!                                                                  

Ho sempre odiato bere la birra in quegli orribili bicchieri di plastica.....
per non parlare di mangiare, magari, un bello stinco nei piatti di plastica....
si perde tutto il sapore e la poesia! Anche per questo son sempre molto restia
ad andare alle sagre ed in certi locali fru-fru.....in quegli orribili chiostri, che
tanto piacevano al Barman Luciano, dove la birra viene servita, oltretutto, da
squinziette che sicuramente vanno ad Estathè ( a voler esagerare) e sanno assai
loro della differenza tra una Kwak e una Tennent's!
E per non parlare poi dei fantomatici Irish Pub, dove dietro al banco, si trova di
tutto, fuorchè gli irlandesi....e anche lì...giù plastica!
Eppure si proclamano tanto "green" ( come dicono quelle brave 2.0) ed ecologiche
e magari le buttano via la roba buona, tipo, quei bei taglieri di legno, che non hanno
mai fatto male a nessuno, per ricomprarli di plastica.
Che poi, son gli stessi che comprano il tostapane, ma buttano via il pane del giorno
prima!
Per non parlare di quelli che hanno il servito Richard Ginori da 24 e comprato a rate,
però quando ti invitano a mangiare tirano fuori i piatti di plastica....orrore!!!!
E poi si lamentano che il mare ne è pieno e diventa difficile fare il bagno....
a parte che il grosso della gente, quando l'acqua gli arriva alle ginocchia
torna indietro.
E quelle che comprano i giubbotti di plastica e l'anno dopo un altro, perchè quello
vecchio non è più di moda....e dove va a finire tutto questo vestiario????
Almeno li regalassero, invece di buttare tutto nei bidoni!
Una volta se tu compravi un giubbotto, era per sempre....e la pelle si smaltisce
senz'altro meglio della plastica; ovviamente l'abbigliamento è una delle principali
fonti di inquinamento.
Per non parlare del cambio forsennato dei materassi....una volta eran di lana e
duravano una vita, tutt'al più si chiamava il tappezziere per ribatterli.
Ora, a parte il peso esagerato, non si sa cosa ci sia dentro: sicuramente plastica e
derivati inquinanti che non si riciclano nemmeno a cantare in turco-ottomano
....compaiono materassi ai cassoni della nettezza...mah, spuntano come funghi!
Ma, vorrei sapere: com'è che nelle reclame dei materassi, ci sono sempre donne
che gli allisciano, allisciano.....icchè c'è da allisciare?????
L'unica reclame decente l'è stata quella con il rugbista...il Martin Castrogiovanni!!!!
Ora sembrerebbe che ci sia una certa campagna a non adoperare più plastica....anche
la Coop ne è promotrice.....speriamo!
Certo se dovesse passare la moda ed istituzionalizzarsi....sicuramente tutte le
diventeranno paladine del #plastic free, cambiando per l'ennesima volta bandiera
.....magari per diventare testimonial di qualcosa o per avere il loro quarto d'ora
di visibilità!

Cecilia Ciaschi 



lunedì 27 maggio 2019

Oh, Porcellini!!!





Abbiamo ritrovato qualche video dei nostri Porcellini e con piacere ve li mostriamo!!!!

Abbiamo riadattato le parole dell'Inno della Fiorentina solitamente cantato da Narciso Parigi

et...voilà, ci è venuta l'ode ai Porcellini!!!!



Oh, Porcellini! Di tutti gli animali i più bellini Oh, Porcellini! Piacere danno sempre ad ogni cuor Nell'ora di basio e di noia averli accanto è sempre pura gioia!!!! Forza Porcellini!!!!!

Support Guinea Pigs!!!!!
They will help you in your trouble,
they will help you to fight your pain,
they will give you a smile to cancel your sadness,
they will give you a ray of joy against the difficulties of the day
Take care and support those wonderful Creatures!🤩


Pace&Bene a tutti e adottate un Porcellino d'India.....vi gioverà assai,

in tutti i sensi!

Cecilia Ciaschi


venerdì 10 maggio 2019

Il Cellulare.....questo Dittatore!




Raccontino del venerdì sera....dopo una bella tazza di caffè chiarificatrice



Il Cellulare........questo Dittatore!

Si potrebbe definire il cellulare come la "scatola nera" della nostra vita, come quella che
registra gli ultimi momenti sui jet che stanno.....per precipitare.

Nessuno, grande o piccino, persona normale o superstar, sfugge al laccio diabolico
della Rete, sia che si abbiano poche o molte cose da nascondere.....o da raccontare
semplicemente.

Siamo convinti di tenere nascosti e segreti i nostri messaggi, le foto, i numeri di telefono....
...ma la rete controlla, sa e prevede tutto.

Lo Stato, le varie Cie, gli hackers, hanno in mano la nostra vita e la possono usare e
manipolare come più gli conviene e aggrada;

una schedatura di massa....ma quel che è più inquietante è che è consenziente e
democratica!

I monopoli che popolano la Rete: Google, FB, Amazon.....per nulla orientati a sinistra!!!!

Eppure un alone molto ampio politico-liberal e un'aura di sacralità tecnologica, maschera
la cruda e mera realtà di un capitalismo non meno rude di quello di oltre un secolo fa.

E a poco serve tenerli in "modalità aerea"...........


Cecilia Ciaschi 




giovedì 28 marzo 2019

Spietznatino di Casa Ciaschi







Questo è il nostro gustosissimo "Spietznatino"



Con del buon Maghero, come si dice a Scandicci, gli odori, le patatine, le varie

passate di pomodoro......e tocco finale: una grande quantità di Vodka!!!!



Buon Appetito e Pace&Bene a voi!!!

Sottofondo musicale: Dorogoj Dlinnoiu, rivista e riarrangiata da Cecilia Ciaschi
Video girato nella nostra Cucina Rock



Cecilia Ciaschi

Rosetta Civale




mercoledì 2 gennaio 2019

Torta Di Formaggio Con Frutta Secca - di Casa Ciaschi







E non si poteva concludere l'anno senza preparare una bella:



TORTA DI FORMAGGIO CON FRUTTA SECCA



Ecco il procedimento:



- frullare vari tipi di biscotti con il burro fuso



- stendere il composto su una tortiera imburrata e pressare bene



- porre in frigo per 30 minuti ( almeno)



- in una terrina montare la panna



- unire la Philadelphia



- unire la cioccolata fusa



- mescolare



- versare il composto sulla base di biscotti



- livellare



- porre in frigo per almeno 4 ore



- guarnire con frutta secca a piacere





Se ne può mangiare in abbondanza....



Noi l'abbiamo accompagnata con un Vino Spimante Brut - Gancia



Buon Appetito e Pace&Bene a Tutti Voi!!!!



Buon Anno da:

Cecilia Ciaschi

Rosetta Civale

E dal Conte Ermes Von Prun, che gentilmente appare nel video!!!!



Sottofondo musicale: Muss I denn ( Friedrich Silcher -1827), rivista e rielaborata

da Cecilia Ciaschi



Video girato nella Nostra Cucina Rock!!!!